Startup e modello MUN

Obbligo di notifica insediamenti industriali

Nuove attività e modello unicoL’obbligo della notifica degli insediamenti industriali è stato previsto nell’ordinamento giuridico italiano a partire dal DPR 303/1956, per chiunque intendesse costruire, ampliare o modificare un edificio o un
locale per adibirlo a lavorazioni industriali.

Con il D.Lgs. n. 81/2008, questo adempimento è stato ripreso all’art. 67 e poi “alleggerito” prima con il D.Lgs. n. 106/2009 e poi dall’art. 32, comma 1, lettera e), del D.L. n. 69/2013, che, in effetti, ha introdotto
importanti semplificazioni che hanno raccordato la disciplina antinfortunistica con quella dello Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP).

In particolare il DL 69/2013 ha previsto il Modello Unico Nazionale (MUN) di comunicazione che è stato recentemente definito dal DL 18 aprile 2014.

Soggetti obbligati

L’obbligo di presentazione del nuovo MUN ricade sui datori di lavoro, pubblici e privati, che occupano lavoratori subordinati ed equiparati [secondo la definizione contenuta nell’art. 2, comma 1, lettera b) – DLgs 81/2008], nei casi di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a “lavorazioni industriali”, nonché nei casi di ampliamenti e di ristrutturazioni di quelli esistenti a condizione che nel nuovo insediamento (o in quello da modificare) sia prevista la presenza di più di tre lavoratori.

Si osservi che nel computo non devono essere considerati solo i lavoratori subordinati, bensì anche gli equiparati, quali i soci lavoratori, gli associati in partecipazione d’opera, i collaboratori coordinati e continuativi e i lavoratori a progetto, che svolgono la propria prestazione nei luoghi di lavoro
del committente, nonché i lavoratori a tempo determinato e part-time.

Presentazione

L’invio del modello dovrà avvenire prima dell’esecuzione dell’intervento tramite lo sportello unico per le attività produttive (SUAP) con le modalità stabilite dal regolamento di cui al D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160, che dovrà provvedere a trasmettere in via telematica all’organo di vigilanza competente per territorio il modello con i relativi allegati (art. 67, commi 2 e 3).

Che cosa deve contenere

Il MUN essere redatto conformemente all’Allegato 1 al D.I. 18 aprile 2014: nel modello devono essere riportate una serie d’informazioni relative sia all’impresa che alle diverse fasi del ciclo di lavorazione e i principali rischi associati: le fasi del ciclo lavorativo, l’elenco delle attrezzature di lavoro, delle macchine, degli apparecchi, degli utensili, degli impianti, sia di produzione che di servizio (climatizzazione, riscaldamento, ecc.), le materie prime, i semilavorati e le sostanze e i prodotti impiegati, gli scarti di lavorazione (quindi, anche i rifiuti), le mansioni/postazioni e i principali rischi per la salute e la sicurezza.

Al MUN deve essere allegata la planimetria dell’edificio sul quale è attuato l’intervento edilizio con indicate le strutture in costruzione e quelle in demolizione, il lay-out, la destinazione d’uso di ogni singolo locale, la presenza di locali sotterranei o semisotterranei.