Lo scorso 19 maggio 2015 è stato approvato in via definitiva dal Senato il Disegno di Legge S. 1345 – B relativo a “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente” (c.d. DDL “Ecoreati”), con il quale vengono apportate talune significative modifiche in materia di reati ambientali.

DDL contro i reati ambientali: le novità

Inquinamento ambientaleTra le principali novità:

  • inquinamento ambientale: da 2 a 6 anni di carcere con un multa da 10mila a 100mila euro per chiunque abusivamente provoca ‘una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna;
  • disastro ambientale: chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale è punito con la reclusione da 5 a 15 anni. Disastro ambientale: 1) l’alterazione irreversibile dell’equilibrio
    di un ecosistema; 2) l’alterazione dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali; 3) l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo. Sia per il reato di inquinamento ambientale che di disastro ambientale la pena viene aumentata nel caso in cui i reati vengono commessi in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, o nel caso in cui vengano danneggiate specie animali o vegetali protette.
  • traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività: da 2 a 6 anni di carcere e multa da 10mila a 50mila euro per chiunque, abusivamente, cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività. Le pene vengono aumentate se dal fatto deriva il pericolo di compromissione o deterioramento: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna. Se dal fatto deriva pericolo per la vita o per l’incolumità delle persone, la pena è aumentata fino alla metà.
  • impedimento del controllo: chiunque, negando l’accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli esiti, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni
  • aggravanti: sono previste aggravanti in caso di associazione a delinquere di stampo mafioso o nel caso in cui uno dei reati del codice penale venga commesso allo scopo di danneggiare l’ambiente.
  • ravvedimento operoso: è prevista la possibile diminuzione da un terzo alla metà delle pene previste per chi si adopera per il ripristino dello stato dei luoghi e di un terzo per chi collabora con l’autorità giudiziaria, provvede concretamente alla messa in sicurezza, alla bonifica e, ove possibile, al ripristino dello stato dei luoghi, aiuta concretamente l’autorità di polizia o l’autorità giudiziaria nella ricostruzione del fatto, nell’individuazione degli autori o nella sottrazione di risorse rilevanti per la commissione dei delitti.
  • confisca: nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti è sempre ordinata la confisca delle cose che costituiscono il prodotto o il profitto del reato o che servirono a commettere il reato, salvo che i beni appartengano a persona estranea al reato.
  • ripristino: il condannato viene sempre obbligato al recupero o, dove tecnicamente possibile, al ripristino dello stato dei luoghi.
  • omessa bonifica: chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi è punito con la reclusione da 1 a 4 anni e con la multa da 20mila a 80mila euro .

 

Per maggiori dettagli si rimanda al testo approvato: Delitti contro l’ambiente