Classificazione e gestione rifiuti di toner
Classificazione – “In base al contenuto, le cartucce toner possono essere classificate come rifiuto pericoloso (codice CER toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose) oppure come rifiuto non pericoloso (codice CER 08 03 18 toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 08 03 17). Poiché il toner è generalmente un preparato formato da una miscela di più sostanze, nel caso in cui tale preparato non sia classificato come pericoloso ai sensi della direttiva 1999/45 sui preparati pericolosi, o del regolamento 1278/2008/CEE sulla classificazione, etichettatura ed imballaggio di sostanze e miscele pericolosi, allora le cartucce toner esauste potranno essere classificate come rifiuto non pericoloso. La classificazione del toner può agevolmente essere reperita nelle schede di sicurezza redatte dai fornitori. Nel caso in cui il toner sia classificato come preparato pericoloso, anche le cartucce toner esaurite devono essere classificate come pericolose, a meno che non sia dimostrato che il contenuto di sostanze pericolose nella cartuccia esaurita sia inferiore al limite di riferimento pertinente.” [http://www.sistri.it/Documenti/Allegati/2010_05_17_Nota_informativa_sul_Sistri_e_differenti_categorie_rifiuti.pdf]
Modalità di gestione/smaltimento – Il ritiro delle cartucce esaurite e successiva rigenerazione costituisce attività di recupero descritta al punto 13.20 del D.M. 5 febbraio 1998. Quindi costituisce attività di recupero di rifiuti a tutti gli effetti e come tale il materiale deve essere gestito (registri di carico e scarico, formulari, SISTRI,…).
Può non configurarsi attività di smaltimento e recupero di rifiuti nel caso di ritiro in conto lavorazione di cartucce esaurite con lo scopo della rigenerazione e la successiva restituzione allo stesso soggetto (e delle medesime cartucce) che le ha conferite.
Cosa fare quindi?
Classificazione – Le possibilità sono due:
- Verifica delle schede di sicurezza e classificazione del rifiuto – devono essere identificati con precisione i toner e acquisite le schede di sicurezza;
- Attribuzione cautelativa del codice pericoloso.
Smaltimento – E’ importante verificare la modalità di gestione in relazione a quanto specificato sopra. In sostanza, in entrambi i casi (pericoloso o meno) l’unica opzione in virtù della quale è possibile percorrere la strada dell’esclusione dalla disciplina dei rifiuti è quella di ritiro in conto lavorazione con restituzione dello stesso oggetto.
La riconsegna delle cartucce in altro modo si configura a tutti gli effetti come smaltimento di rifiuti. Il bene a tutti gli effetti diventa un oggetto “di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi” [definizione di rifiuto ex DLgs 152/2006], quindi un rifiuto che come tale deve essere gestito:
- i quantitativi prodotti e smaltiti devono essere registrati su SISTRI [se l’impresa è soggetta] e sui registri cartacei (doppia registrazione fino al 31/12/2015);
- [se soggetti] deve essere presentato il MUD entro il 30 aprile di ogni anno alla CCIAA competente per territorio (v. https://www.ambientesicurezzanews.it/amb/mud-2015-anno-2014.php).