Autonomi e collaboratori familiari: quali obblighi in materia di sicurezza sul lavoro?

Gli obblighi previsti per i lavoratori autonomi e i componenti dell’impresa familiare (art. 230 bis c.c.) sono i seguenti:

  • obbligo di utilizzare attrezzature di lavoro conformi;
  • munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente al DLgs 81/2008;
  • munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le proprie generalità (solo nell’ipotesi in cui effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto).

L’articolo 21 comma 2 prevede inoltre la facoltà degli stessi soggetti, in relazione ai rischi propri delle attività svolte e con oneri a proprio carico, di beneficiare della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni dell’art. 41 del T.U. (fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali) e partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, secondo quanto previsto dall’articolo 37 del T.U. (anche in tal caso fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali).

I lavoratori autonomi non sono invece obbligati a redigere il documento di valutazione dei rischi, poichè tale obbligo incombe unicamente in capo a chi riveste la qualifica di datore di lavoro.