Nuovi standard ICNIRP 2020

Nel maggio 2020 sono entrate in vigore le nuove linee guida, pubblicate dall’ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection), per l’esposizione a campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza compreso tra 100 kHz e 300 GHz (Guidelines for limiting exposure to electromagnetic fields (10 kHz to 300 GHz)).

Che cosa sono? Quali obiettivi?

Le nuove linee guida hanno aggiornato quelle precedenti, pubblicate nel 1998, in riferimento ai campi elettromagnetici a radiofrequenza. L’aggiornamento si è reso necessario per aggiornare le linee guida ICNIRP sulla base degli studi e delle informazioni disponibili nella letteratura scientifica, emersi successivamente al 1998.

Le linee guida ICNIRP hanno l’obiettivo di stabilire delle restrizioni in modo da tutelare la popolazione esposta a campi elettromagnetici da potenziali effetti nocivi sulla salute. Tali linee guida tengono conto sia degli effetti a breve termine (acuti), sia di quelli a lungo termine (cronici), indipendentemente dall’età e dallo stato di salute dell’individuo e dal meccanismo biofisico responsabile degli effetti negativi.

L’applicazione delle linee guida ICNIRP garantisce la tutela di tutta la popolazione potenzialmente esposta a campi elettromagnetici, comprese le categorie maggiormente a rischio, quali bambini, donne in gravidanza, portatori di dispositivi medici impiantati (attivi o passivi), ecc.

Quali sono le principali novità?

Fondamentalmente, l’impostazione del documento non ha subito grosse variazioni rispetto all’edizione del 1998. Tuttavia, i diversi studi scientifici condotti successivamente al 1998 hanno consentito di determinare meglio i limiti di base e i livelli di riferimento in relazione alle diverse porzioni di spettro elettromagnetico. Di seguito si riportano le novità più rilevanti introdotte con le linee guida del 2020.

  1. Per quanto concerne gli effetti considerati, a differenza dell’edizione del 1998 vengono presi in considerazione anche gli effetti non termici.
  2. Sono state imposte delle restrizioni per quanto concerne l’intensità massima di esposizione localizzata che una persona può ricevere in relazione ai campi elettromagnetici aventi frequenza superiore a 6 GHz. Questa modifica si è resa necessaria in relazione all’introduzione delle nuove tecnologie 5G. Si tratta di una novità estremamente importante poiché, non sapendo come potranno svilupparsi e diffondersi le nuove tecnologie 5G nei prossimi anni, in via cautelativa l’ICNIRP ha deciso di introdurre misure protettive più stringenti per evitare l’insorgenza di danni o problemi.
  3. In relazione ai potenziali effetti termici, si è stabilito di valutare l’esposizione a corpo intero, espressa in termini di SAR (Specific energy Absorption Rate) su intervalli di 30 minuti (anziché su 6 minuti, come indicato nell’ICNIRP 1998). Questo consente una miglior comparabilità con le costanti temporali che influenzano l’incremento di temperatura all’interno del corpo umano.
  4. È stata diminuita la superficie su cui mediare i valori di esposizioni locali in caso di campi elettromagnetici a frequenza superiore a 6 GHz. In particolare, con le linee guida del 1998 la superficie di riferimento era pari a 20 cm2, con l’ICNIRP 2020 vengono introdotte due nuove superfici di riferimento: una da 4 cm2 e una da 1 cm2. La riduzione della superficie di riferimento consentirà una protezione maggiore dalle esposizioni derivanti dalle nuove tecnologie (ad es. il 5G).
  5. Sono state introdotte delle nuove restrizioni di base per esposizioni di durata inferiore a 6 minuti (esposizioni di breve durata). In particolare, le restrizioni riguardano la densità di potenza assorbita (Sab) e la densità di energia assorbita (Uab).

Quali implicazioni sulla normativa italiana?

Come indicato nel documento “Prima lettura normativa della pubblicazione ICNIRP “Guidelines for limiting exposure to electromagnetic fields (10 kHz to 300 GHz)” 2020”, pubblicato dalla Direzione Tecnica dell’ARPA Toscana, al momento non si prevedono delle variazioni delle normative italiane vigenti in materia di protezione da campi elettromagnetici.

Nel documento si evidenzia come le norme italiane attualmente in vigore (ad es. il DPCM 8 luglio 2003 per i campi elettromagnetici a frequenza tra 100 kHz e 300 GHz) garantiscano una protezione maggiore rispetto alle linee guida ICNIRP 2020 in relazione ai campi magnetici ad alta frequenza. Infatti, sia i valori di azione che i limiti di esposizione stabiliti dal DPCM 8 luglio 2003 risultano essere inferiori rispetto ai livelli di riferimento (reference level) stabiliti dall’ICNIRP 2020 per i campi elettromagnetici a frequenza tra 100 kHz e 300 GHz.

Confronto tra limiti del DPCM 8 luglio 2003 e le linee guida ICNIRP 2020 (fonte: ARPA Toscana)

[a cura di: Ing. Davide Marcheselli, Dott. Matteo Melli]


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